Nella prima metà del XIX secolo, a causa dell'aumento demografico, la piccola chiesa dell'abbazia non era più sufficiente per ospitare l'accresciuto numero dei fedeli.
Ottenuta l'autorizzazione delle autorità pontificie romane, nel 1843 i possidenti di Campofilone costituirono una commissione amministrativa, presieduta dall'Arcivescovo di Fermo, allo scopo di edificare una nuova chiesa più ampia.
La commissione affidò all'ing. Filippo Roncalli la progettazione del nuovo tempio in stile neoclassico con gli annessi locali ad uso del clero.
La nuova chiesa fu consacrata nel 1850 e nel corso dei decenni successivi i diversi abati commendatari insieme ad altri ecclesiastici ed offerenti dotarono la chiesa di altari, suppellettili ed opere d'arte. I dipinti murali che decorano le pareti, le volte e l'abside della chiesa furono eseguiti tra il 1898 e il 1899 dal pittore prof. Luigi Fontana di Montesampietrangeli, aiutato dall'allievo Nicola Achilli. Nei locali ad uso del clero fu decorata la “Sala degli Stemmi”, per ricordare gli abati commendatari succedutisi lungo i secoli nella gestione dell'abbazia.
Dell'antico complesso abbaziale sono ancora visibili l'orto abbaziale e parte dell'antico campanile della chiesa medioevale.
Per visite e informazioni: Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo tel. 0734-932914
(Per approfondimenti: V.Galiè, L'Abbazia e il castello di Campofilone, Macerata 2000; V.Galiè (a cura di), Chiesa Abbaziale di Campofilone. Cenni descrittivi della decorazione fatta per opera di Mons. Abbate Mancia Salvini. Con cronotassi degli Abbati, Fermo 2007.)