Comune di Campofilone

La storia del territorio di Campofilone

Immagine principale

Descrizione

STORIA: 

Situato in posizione collinare lungo la costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Fermo, il paese domina la bassa valle dell’Aso coniugando, in uno splendido affresco naturale, il verde della campagna marchigiana con l’azzurro del mar Adriatico.
Le vie e gli scorci raccontano ancora le vicende secolari di un insediamento romano prima e di un lungo controllo dei vescovi fermani poi.
Al centro storico, racchiuso da solide mura che ne proteggono l’integrità e le bellezze di un tempo, vi si accede percorrendo un breve viale alberato reso unico da maestosi pini secolari.
Il borgo, di forma affusolata, sorge lungo una via principale in cui si affacciano i principali edifici alle cui spalle si apre un labirinto di vicoli, a tratti coperti da volte a botte e a crociera e che, di tanto in tanto, lasciano intravedere la bellezza del panorama che lo circonda: il calmo mare Adriatico, le dolci colline fino ad arrivare alle vette imbiancate dei monti Sibillini.
Passeggiando per le vie si sente ancora il profumo dell’antichissima tradizione culinaria: da sempre viene prodotta una specialità gastronomica di gran pregio i “Maccheroncini di Campofilone”, sottilissimi fili di pasta all’uovo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

 

TERRITORIO: 

“… così benedetta da Dio di bellezza, di varietà, d'ubertà, tra il degradare dei monti che difendono, tra il distendersi dei mari che abbracciano, tra il sorgere de' colli che salutano, tra l'apertura delle valli che arridono…” così Giosuè Carducci descrive la bellezza della regione Marche.
Campofilone mette in scena con eccellenza tutte queste immagini.
Situato in posizione collinare lungo la costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Fermo, il paese domina la bassa valle del fiume Aso coniugando, in uno splendido affresco naturale, il verde della campagna marchigiana con l’azzurro del mar Adriatico, distante solamente 3 Km.
Le vie e gli scorci raccontano ancora le vicende secolari di un insediamento romano prima e di un lungo controllo dei vescovi fermani poi.
Al centro storico, racchiuso da solide mura che ne proteggono l’integrità e le bellezze di un tempo, vi si accede percorrendo un breve viale alberato reso unico da maestosi pini secolari.
Il borgo, di forma affusolata, sorge lungo una via principale in cui si affacciano i principali edifici alle cui spalle si apre un labirinto di vicoli, a tratti coperti da volte a botte e a crociera e che, di tanto in tanto, lasciano intravedere la bellezza del panorama che lo circonda: il calmo mare Adriatico, le dolci colline fino ad arrivare alle vette imbiancate dei monti Sibillini.
Passeggiando per le vie si sente ancora il profumo dell’antichissima tradizione culinaria: da sempre viene prodotta una specialità gastronomica di gran pregio i Maccheroncini di Campofilone IGP, sottilissimi fili di pasta all’uovo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

 

CENNI STORICI: 

I reperti archeologici rinvenuti (tombe con i loro corredi, resti di edifici, di ville e di cisterne) documentano la presenza dell'uomo nel territorio di Campofilone sia in epoca Picena che in età romana.
Il nome del paese deriverebbe con molta probabilità dalla presenza in età antica di un campo di proprietà di un ricco lavandaio, poiché nei documenti medioevali troviamo la dicitura “Campo Fulloni”, ovvero “campo del lavandaio”.
Attraversato dall'antica strada consolare litoranea romana, nell'alto medioevo i monaci benedettini si stabilirono sul colle di Campofilone. Infatti a partire almeno dal 1066 i documenti segnalano l'esistenza dell'abbazia di San Bartolomeo di Campofilone, la quale era già autonoma e gestiva cospicue proprietà terriere, le quali la collocavano tra le più ricche abbazie del territorio fermano.
Nel tempo attorno all'abbazia fu costruito il castello, la cui popolazione già nel XIII secolo si era organizzata secondo modelli istituzionali di tipo comunale sotto la giurisdizione del Vescovo di Fermo.
Attorno alla metà del Trecento la comunità di Campofilone entrò a far parte del numero dei castelli controllati dalla Città di Fermo, mentre l'Abbazia con tutti i suoi beni continuarono a godere della loro autonomia sotto la gestione degli abati “commendatari” nominati dal Papa.
Nel corso dei secoli successivi la storia della comunità di Campofilone fu strettamente legata prima a quella della Città di Fermo, quindi alle vicende dell'Italia Unita, e l'Abbazia rimase sempre il punto di riferimento spirituale per la comunità. I beni dell'Abbazia sono oggi affidati alla cura del parroco diocesano, il quale continua a mantenere il titolo di “abate”.

(per approfondimenti si veda il volume: V.Galiè, L'Abbazia e il castello di Campofilone, Macerata 2000)

 

LA SPIAGGIA:

Situata tra le località “Tre Camini” e “Ponte Nina” si estende per circa 1500 metri, è prevalentemente destinata alla libera balneazione ed immersa in un ambiente scarsamente urbanizzato. La sua caratteristica è quella di avere, oltre ad un tratto ghiaioso, una sabbia finissima che degrada dolcemente in mare tanto da accontentare i gusti di tutti, dai bambini ai giovani agli anziani. Frequentata da residenti, pendolari e turisti per le sue acque pulite, la possibilità di lunghe passeggiate, scogliere facilmente raggiungibili ed un fondale basso, rappresenta una risorsa importante per il paese ed è in continua crescita grazie alla presenza di strutture ricettive sorte nelle immediate vicinanze. 

 

TRADIZIONI:

MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE IGP E SAGRA

La notorietà internazionale di Campofilone è legata alla tradizione dei Maccheroncini, piatto che già in una corrispondenza dell'abbazia di Campofilone del 1400, veniva definito come “Maccheroncini fini fini”. La ricetta secolare è stata tramandata inalterata, da madre in figlia: l'impasto preparato con le migliori farine di grano tenero e uova, senza l'aggiunta di acqua, viene steso in sottili sfoglie, arrotolato e tagliato in fili sottilissimi con grande maestria dalle massaie e disposti ordinatamente ad asciugare su fogli di carta. La lavorazione effettuata interamente a mano, è una pratica che torna con la stessa resa nelle produzioni delle nostre aziende artigiane.
Secondo la ricetta tradizionale i maccheroncini sono conditi con ragù di carne, ma sono comunque ottimi da degustare accompagnati da altre salse o semplicemente con olio extravergine di oliva ed una spolverata di parmigiano
Il 31 maggio 2008 è nata l'associazione produttori dei Maccheroncini di Campofilone con lo scopo di incrementare la politica della qualità totale a favore del consumatore e di salvaguardare la tipicità e le caratteristiche peculiari del prodotto. Dal 1964 nella prima decade di agosto nelle vie del centro storico di Campofilone si svolge la SAGRA NAZIONALE DEI MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE IGP , dove è possibile degustare i maccheroncini secondo la ricetta tradizionale con ragù di carne.  

 

FESTA DEL MARE

La festa si svolge ogni anno dal 14 al 16 agosto con possibilità di degustare piatti tipici locali presso gli stand gastronomici allestiti lungo la riva del mare in Località Ponte Nina

 

ORTO PARTY

Ogni anno il 18 e il 19 agosto la splendida cornice dell'orto abbaziale ospita l' Orto Party - Festa della Birra, con musica e possibilità di degustazione di specialità gastronomiche. Parte del ricavato della manifestazione è devoluto ad associazioni del territorio impegnate in attività sociali e di beneficenza.

 

 

Modalità di accesso:

Accessibile a tutti.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0734932775
  • Email: campofilone@ucvaldaso.it
  • PEC: campofilone@pec.ucvaldaso.it

Pagina aggiornata il 21/11/2023